Casa Rodari – Anna, Nemo e Gianluca (con l’aiuto di Sergio)

IL GIARDINO INCANTATO – presentazione
Abbiamo scritto questa poesia per gli amici che quest’anno non sono riusciti a vedere l’arrivo della primavera nel giardino della nostra residenza. Eravamo abituati a curare insieme a loro le piante intorno a casa e ci è sembrato giusto ambientare questi versi proprio lì, dove ancora adesso ci sembra di sentirli parlare: voci lontane, sempre presenti.

PRIMAVERA A BOLOGNA – presentazione
Dopo aver letto le “fànfole” di Fosco Maraini ci siamo detti: perché non provarci anche noi? E così abbiamo inventato delle finte parole italiane e le abbiamo messe in questa poesia, che obbedisce alle regole della nostra lingua ma si prende gioco del difficile periodo appena trascorso: lasciateci divertire, adesso.

PRESENTAZIONE DEGLI AUTORI DI CASA RODARI

Toc toc, è permesso? C’è spazio anche per noi in questo concorso? Crediamo di sì, ma noi bussiamo sempre e salutiamo tutti, prima di entrare in un posto nuovo. Sarà perché veniamo da una residenza protetta di Bologna; sarà per le nostre carrozzine; sarà per come parliamo; sarà per tutto questo, ma ci teniamo a fare subito le presentazioni, che per certi versi sono facili e per altri mica tanto.
È abbastanza facile dare i numeri: ci chiamiamo Anna, Nemo e Gianluca, tutti e tre fra i cinquanta e i sessant’anni, e dal 2012 frequentiamo due volte alla settimana il laboratorio di lettura e scrittura di Casa Rodari, la comunità dove viviamo insieme ad altre diciotto persone.
È molto facile dire come leggiamo: a voce alta o col pensiero, con ausili meccanici o senza, su uno schermo o sulla carta.
È facilissimo dire cosa leggiamo: di tutto un po’ (quotidiani, riviste, fumetti, siti internet). In più, ogni mese ci dedichiamo a un romanzo diverso, scelto insieme ai compagni del gruppo di lettura della Mediateca di San Lazzaro, di cui facciamo parte da molti anni.
Non importa se qualche volta ci capitano libri con tante pagine, perché non ci sentiamo obbligati a leggerli per intero. Non importa nemmeno se troviamo parole e concetti difficili, perché ci facciamo soccorrere da Sergio, l’operatore che coordina il nostro laboratorio. E qui viene il difficile: se lui ci dà sempre una mano a capire quello che leggiamo, dobbiamo dire che è davvero indispensabile quando proviamo a scrivere. Sergio ci aiuta a raccogliere le buone idee (nostre e degli autori letti), a tenere degli appunti (con argomenti “dipalinfrasca”), a collegare frasi e storie simili (senza aver paura di sbagliare) e a scartare quello che non serve: un processo lento e faticoso, ma che ci dà il tempo di capire cosa funziona e cosa no. Ogni testo che ci convince viene poi firmato dall’ideatore o da chi lo sente più suo, ma è sottinteso che si tratta sempre di un lavoro di gruppo.
Le due poesie che vi presentiamo sono nate tempo fa per la nostra piccola rivista, che si chiama Aprimea e ha come logo una chiave (mentre il simbolo di Casa Rodari è una gallina a nove zampe). Alcuni dettagli sono stati aggiunti in un secondo momento, quando ci siamo accorti che potevano servire per bussare alla porta di questo concorso. Toc toc, è ancora permesso?

Anna, Nemo e Gianluca (con l’aiuto di Sergio)